Cosa sta succedendo a Mozilla Firefox?

Il browser web libero, multipiattaforma e open source nato ormai venti anni fa ha passato
periodi migliori, negli ultimi tre anni ha perso circa 46 milioni di utenti e continuerà a perderli
se non farà qualcosa.

Firefox è nato nel 2002 da Mozilla Foundation con l’obiettivo di offrire agli utenti
un’alternativa a Internet Explorer di Microsoft, allora preinstallato sulla maggior parte dei
computer in circolazione. Il progetto iniziale ha mantenuto nel tempo le sue importanti
caratteristiche, ovvero quelle di essere un client web pulito, aperto, attento alla privacy ed
alla sicurezza dell’utente.

Queste ultime proprietà sono proprio i punti forti di Mozilla Foundation, organizzazione
no-profit che lotta per mantenere il web libero e sicuro, composta da volontari e sostenitori
che si impegnano senza chiedere niente in cambio.

Per molto tempo Firefox è stato il software più noto e diffuso per navigare su internet, fino a
raggiungere il suo picco nel 2009, quando arrivò a coprire il 32% dell’utenza globale.
Il suo declino è iniziato dopo l’arrivo sul mercato di Chrome, il browser di Google, che ha
portato via a Firefox molti (anzi moltissimi) utenti.
A luglio 2021 sui sistemi desktop si piazzava al quarto posto con il 7,6% di market share
globale, dopo Chrome (68%), Safari (9,5%) ed Edge (8%).

Se pensiamo che la maggior parte delle entrate di Mozilla derivano proprio dall’accordo
milionario con Google per mantenerlo come motore di ricerca predefinito su Firefox (e
l’accordo scade nel 2023) allora c’è bisogno che Mozilla faccia qualcosa per riconquistare gli
utenti persi prima che sia troppo tardi.

Giovanni Vella

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